Diversi settori di mercato, al giorno d’oggi, stanno dimostrando un interesse sempre crescente verso soluzioni e servizi da fruire in mobilità. L’ormai diffuso ricorso all’utilizzo di dispositivi mobili per accedere a contenuti e servizi disponibili tramite internet, contribuisce ad alimentare costantemente la domanda di nuove applicazioni e modalità di utilizzo degli stessi. Insieme ai servizi di ricerca di contenuti, la tipologia dei consumi più ricorrenti riguarda le piattaforme social, che catturano la maggiore attenzione degli utenti, insieme alle applicazioni di messaggistica e chat.
In particolare, l’Italia registra una elevata percentuale di utenti attivi su connessioni mobili; un dato che supera di gran lunga quello della media europea e che dimostra quanto tale mercato si sviluppi in parallelo con il quello delle applicazioni per smartphone e tablet, del mobile advertising e, infine, del mobile payment.
CLOUD4CITY (C4C) entra in scena in un contesto in cui le piattaforme oggi disponibili si rivolgono ad un bacino di utenza molto ampio e diversificato ed i servizi proposti sono “ad utilità globale”, distinti dai servizi “ad utilità locale”, ancora poco diffusi. C4C punta, pertanto, alla realizzazione di una piattaforma di riferimento per il vastissimo portafoglio potenziale di servizi di quest’ultima tipologia, ovvero quelli che rispondono immediatamente all’esigenza di chi, in una situazione di mobilità urbana, vuole accedere a risorse disponibili in prossimità dei luoghi in cui si trova o verso cui si sta dirigendo.
L’intera idea progettuale verte sulla possibilità di realizzare una piattaforma che consenta, ad esempio, l’accesso a servizi forniti direttamente dalla pubblica amministrazione o anche servizi per il mobile advertising di prossimità, rispondendo, così, ai bisogni emergenti del mercato internazionale.
La tecnologia abilitante è basata su una rete di geolocalizzazione integrata indoor e outdoor, in grado di coprire il territorio dei centri urbani e di riconoscere e localizzare gli utenti attivi in mobilità. La geolocalizzazione permetterà a C4C di proporre all’utente solo i servizi disponibili nell’area a lui prossima. Tra i possibili casi di applicazione potrebbe esserci, ad esempio, un servizio che avvisi dell’arrivo di un determinato mezzo pubblico di interesse o un servizio di supporto alla mobilità per un utente diversamente abile o, ancora, il servizio di social messaging che permette di localizzare un amico che si trova poco distante e poter dialogare per mettersi d’accordo, magari, per prendere una bevanda insieme. In questo modo il bacino di fruitori di C4C sarà davvero molto ampio e la gamma di servizi disponibili spazierà all’interno dell’intero contesto urbano. Tuttavia, quello che, apparentemente, può sembrare un limite rappresenta, invece, proprio il punto di forza: C4C, infatti, offrirà servizi relativi solo ad informazioni di ambito urbano di dettaglio che non saranno disponibili ad utenti che si trovino in un raggio d’azione più ampio. L’estrema puntualità ed accuratezza di C4C lo rendono, allora, un potente strumento di crescita e di sviluppo urbano sostenibile.
La Smart Specialisation Strategy (S3) è lo strumento che dal 2014 le Regioni e i Paesi membri dell’Unione Europea adottano per massimizzare gli effetti degli investimenti dei fondi in ricerca e innovazione, concentrando le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio. La S3 regionale, come è noto, pone l’attenzione sull’importanza di creare piattaforme di aggregazione di competenze e di condivisione delle informazioni su prodotti e servizi, finalizzate al rafforzamento della competitività delle imprese.
Le linee di ricerca affrontate nel progetto C4C, trovando piena coerenza con i presupposti della Strategia S3, mirano a sviluppare una soluzione per promuovere attività di marketing di prossimità, attraverso la quale rafforzare l’offerta e quindi il tessuto delle piccole iniziative commerciali e artigianali che oggi soffrono la concorrenza di altri competitor.
Occorre inoltre ricordare che la S3 regionale focalizza l’attenzione anche su altre risorse come il web e la comunicazione 2.0 caratterizzati dell’essere elementi centrali sul tavolo dello smart living. Basti pensare alle innumerevoli app che nascono con l’obiettivo di migliorare e potenziare la fruizione e la valorizzazione delle risorse artistico-culturali e ambientali del territorio (una tra queste ViaggiArt, uno strumento gratuito perfetto per esplorare le città d’arte e i suoi beni culturali, ciascuno dei quali localizzato su una mappa che evidenzia le attrazioni e i servizi turistici più vicini all’utente). App pensate per tutti dai turisti ai cittadini (VisitACity, ad esempio, è un’ottima applicazione pensata per chiunque voglia organizzare un itinerario di viaggio in città); app per creare percorsi personali.
Inserendosi su questo filone, allora, C4C opererà all’interno di tutti quei contesti (culturali, creativi, commerciali) attrattori dei flussi di cittadini in mobilità che condizionano i percorsi urbani che i city users fruiscono, ad esempio, in modalità di mobilità leggera. Tra questi, potranno esservi i nodi del patrimonio storico-culturale monumentale che da sempre rappresentano punti a cui si riferisce per stabilire luoghi di incontro e per descrivere e tracciare percorsi.
Un altro elemento di coerenza con le linee-guida della S3 è determinato dal fatto che la piattaforma di C4C, avrà, tra i suoi obiettivi, anche quello di migliorare la city experience delle diverse comunità dicity users, siano essi residenti, pendolari o turisti che percorrono le vie cittadine a piedi, in bici o in altre forme “leggere”.
Per la realizzazione del progetto, C4C prevede un’articolazione temporale scandita dalla suddivisione in specifiche fasi ed attività dotate di precisi sotto-obiettivi finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo finale: l’implementazione di una piattaforma per l’erogazione di servizi di prossimità.
Per far questo sta lavorando un ampio team multidisciplinare con un elevato grado di specializzazione e di relative esperienze nel campo della progettazione, gestione e valutazione della user experience di applicazioni mobile oltre che nell’ambito delle scienze umanistiche e nel campo della modellistica comportamentale di piccole reti sociali in mobilità.
Le sfide scientifiche e tecnologiche che verranno affrontate dal team rientrano nei seguenti ambiti di ricerca:
I Partner coinvolti nella realizzazione del progetto sono in grado di fornire le risposte e le giuste competenze in base alle loro competenze tecnico-scientifiche.
La piattaforma realizzata nell’ambito del progetto C4C, sarà uno strumento che consentirà l’accesso ai servizi a supporto dell’interazione spaziale utente-utente e utente-risorsa. Uno dei punti di forza ed originalità del progetto sta nel pensare alla piattaforma in una dimensione social in cui la messaggistica geolocalizzata in prossimità intende rivoluzionare la nozione stessa del termine “amici”, adottato spesso nel contesto dei social network.
Infatti, la piattaforma consentirà lo scambio di messaggi tra utenti “amici” che però stanno condividendo anche il medesimo contesto spaziale. In questo modo il gruppo – o gruppi – in mobilità potrà essere riconosciuto dalla piattaforma e profilato in modo da indirizzare ad esso informazioni mirate sia di pubblica utilità sia commerciali.
Altro punto di forza è rappresentato dalla rete di geo-localizzazione (indoor e outdoor), attraverso cui sarà riconosciuta la traiettoria percorsa da un individuo insieme a quella degli utenti/amici a lui prossimi, determinando così se vi sono dei pattern comportamentali condivisi tra i membri del gruppo. I requisiti tecnologici che deve soddisfare questa rete per consentire questo tipo di analisi sono tali da rendere il sistema assolutamente innovativo e originale nella funzione rispetto a quanto già disponibile in letteratura.